Questions & Answers

Giorni fa ho chiesto ai ragazzi che stanno seguendo il mio laboratorio di fotografia di sottopormi eventuali loro domande e curiosità. Ne ho ricevute tante e davvero molto interessanti.

Nessuna uguale all’altra. Nessuna banale. Ho il piacere di rispondere a tutti, ma per farlo ho bisogno di uno spazio in cui scrivere e raccogliere le idee.

Per questo motivo, ho deciso di dare vita alla rubrica in cui pubblicherò ‘domande e risposte’ sul mondo della fotografia. 

Contattatemi se avete domande, curiosità o consigli!

Q: Da quale fotografo ha preso spunto più volte nel corso della sua carriera fotografica? (Eliana)

A: Le foto sono una cosa personale e, appunto per questo, sono sempre diverse ed originali. Uno stile, infatti, connota inequivocabilmente un fotografo. Per questi motivi prendere spunto è molto difficile. Posso dirti, però, che Scianna e Klein mi piacciono molto; apprezzo il loro genere e la loro sensibilità.

Q: Da quanto tempo fa il fotografo? (Niccolò)

A: Caro Niccolò, per sapere di più sugli inizi della mia esperienza con la fotografia, ti rimando alla mia bio. Aggiungo che agli inizi del 2000 l’incontro con un fotografo professionista ha cambiato la mia prospettiva. Ho iniziato a fotografare matrimoni ed eventi; ho trovato il mio stile e ho proseguito il mio cammino.

Q: C’è un’opzione sulla macchina fotografica per la doppia esposizione, oppure si può fare solamente in post-produzione? (Delia)

A: Quando si utilizzava la pellicola per la doppia esposizione (ma lo stesso principio vale per le multi esposizioni) non bisognava far avanzare la pellicola, calcolare bene quanta luce far entrare per ogni foto e quindi procedere. Col digitale non sempre è possibile direttamente dalla macchina fotografica: con la R6 lo posso fare, mentre con la 600D, invece, no. 

In ogni caso, le possibilità creative (colorare di rosso come nella foto che mi hai inviato) sono molto maggiori in post-produzione che utilizzando direttamente la macchina fotografica. E non pensiate che questa non sia fotografia…

Q: È possibile fotografare la luna con una macchina fotografica? Perché con il telefono esce una palla luminosa, accade lo stesso con una macchina fotografica? (Emanuele)

A: Certamente, come è possibile fotografare le eclissi di sole senza ottenere delle sfere indistinte di luce. Bisogna porre attenzione alla luce che arriva sul sensore e avere un buon teleobiettivo, almeno un 200 mm, meglio un 300! Per non avere la luna troppo piccola. A questo punto fare un paio di prove e starare l’esposizione di almeno -2 stop, come abbiamo visto ultimamente durante il corso.

Q: Come funzionano le macchine fotografiche istantanee? C’è una grande differenza tra macchinetta digitale e polaroid o sono simili? (Marta)

A: Le macchine istantanee non sono altro che dei cellulari su cui è montata una piccola stampante, niente di più. Quindi la differenza è enorme. Chiaramente, dipende dall’utilizzo; se si ha bisogno di stampare al volo, l’istantanea è ovviamente la miglior scelta!

Q: Cosa consiglia per modificare in modo facile e veloce le foto in post-produzione? Su smartphone, ci sono delle app o programmi che possono aiutare a migliorare la qualità e le prestazioni della fotocamera? Anche di poco, ma che apportino qualche miglioramento. (Marco)

A: La realizzazione di una foto termina con la post-produzione che fa parte integrante della foto stessa; è limitativo terminare con lo scatto. Possiamo certamente discutere su quanto debba o possa essere invadente il nostro intervento. Il minimo è ritagliare e agire sull’istogramma e questo lo vedremo proprio all’ultimo incontro del corso utilizzando GIMP sul computer. Per quanto riguarda programmi per cellulare non sono un fan e preferisco, in ogni caso, trasferire le foto su computer.

Occasionalmente utilizzo Snapseed che trovate sia su AppStore che su Playstore. Per chi utilizza iPhone, l’applicazione Foto è molto valida.

Q: Usando solamente il cellulare, quali tipi di impostazioni bisogna utilizzare e quali soggetti raffigurare per fare una buona foto? Inoltre, quale tipo di editing? (Cesare)

A: Con il cellulare non c’è molto da impostare, quello su cui possiamo intervenire è la scelta della composizione (come, cosa e dove fotografare). Per quanto riguarda l’editing, personalmente, sono abituato a modificare poco le mie fotografie. Cerco di ottenere il miglior scatto possibile, poi faccio qualche piccolo ritocco sulla luminosità (in realtà agisco sull’istogramma) e nitidezza.

Q: Le rivolgo questa domanda in qualità di “persona a cui piace disegnare”, perché inevitabilmente mi sono chiesta quali siano i soggetti che lei personalmente ama più fotografare, così come ce ne sono per me da disegnare. (Eleonora)

Q: Quale è il tipo di foto che le piace scattare di più? oltre a quelle con il fisheye :-)? (Tommaso)

A. Domande simili, quelle di Eleonora e Tommaso, che mi permettono di fermarmi e riflettere. Cosa preferisco fotografare? Senza dubbio le persone. I volti, in particolare, che trasmettono emozioni con i loro sguardi, le loro espressioni. Date un’occhiata al mio portfolio, guardate le foto degli artisti sul palco: sui loro volti tutta l’energia di quel momento. O degli sposi..nei loro ritratti ci sono sentimenti che emozionano anche il fotografo! I reportage di matrimonio sono sempre molto intensi; lo scatto deve cogliere il sentimento più forte, quello più importante: l’amore..

Q: Quale marca di macchina fotografica che usa? (Niccolò)

A: Questa è una domanda pericolosa! Solitamente dà inizio a un lungo elenco di motivi per cui l’attrezzatura scelta dal fotografo è la migliore in assoluto e non comparabile con altre!

Io sono in controtendenza e mi piace ricordare che da quando ho iniziato a fotografare ne ho cambiate molte: Ricoh, Pentax, Contax, Sony, Fuji e infine Canon. La verità è che mi sono avvicinato a Canon per caso! 

Quando decisi di fare il salto di qualità (e di tecnologia) il mio amico fotografo Valentino stava pensando di cambiare parte della sua attrezzatura. E lui indovinate che marchio utilizzava? Canon, ovviamente.  Con un po’ di incoscienza (acquistare dell’attrezzatura da un fotografo professionista è un bel rischio visto che tende a sfruttarla al massimo) decisi di compiere il grande passo. Da allora ho seguito l’evoluzione tecnologica rimanendo fedele al marchio. Dopo tanti anni, si acquista un grado di confidenza con la macchina che permette di scattare in tranquillità anche nelle situazioni più complicate

Q: Qual è l’obiettivo più importante raggiunto con la fotografia? (Valerio)

A: Questa è una domanda a cui non è semplice rispondere, Valerio. Il mio primo pensiero va alle foto famose, quelle che hanno segnato la storia. Penso a quelle scattate da Amstrong e Aldrin mostrando a tutti i primi passi dell’uomo sulla luna, alla foto dell’assassinio di JFK o a quelle provenienti dai campi di sterminio nazisti che hanno denunciato quell’orrore. 

Quindi qual è l’obiettivo più importante della fotografia? E’ comunicare

Troppo scontato? Forse, ma sicuramente vero!

L’immagine è una forma di comunicazione forte, chiara, diretta e soprattuto comprensibile a tutti. Ci permette di trasmettere agli altri qualcosa di noi, condividere un’esperienza, ricordare per sempre una persona o un panorama, denunciare un evento. 

Comunicare e condividere. Pensate a quanti milioni di foto vengono condivise on line ogni giorno!

“L’efficacia” della foto dipende da capacità, gusto e sensibilità personali. La conoscenza tecnica della macchina fotografica permette di essere consapevoli di quello che si può o non si può fare, come ottenere certi risultati. Ogni emozione trova spazio nella fotografia, basta sapere come coglierla.